CARPE NOCTEM 2024
FESTA DELLA NOTTE
in una atmosfera magica nera e misteriosa
Spettacoli musicali e teatrali,
proiezioni filmiche e divinazioni
Danze e figuranti
Animazioni, incontri, laboratori per bambini
Mercato artigianale, gastronomico e ristorazione
NOCTE PRIMA
venerdì 21 giugno 2024
dalle ore 19.00 alle ore 24.00
ROCCA DEI GONZAGA
Biblioteca
Dalle 19:00 alle 20:00
Laboratorio per bambini 6 anni – 10 anni (massimo 20 bambini, prenotazione obbligatoria)
a cura di Nubivago
Portico della Rocca
dalle 19:00 alle 20:00
CUCINA
Il sole, la luna e le piantedi San Giovanni
L’iperico, l’aglio, la ruta, la cipolla, l’artemisia, la lavanda, la menta,il rosmarino, la salvia, la scilla, l’agnocasto
a cura di Lena Tritto
Loggiato de Museo Gonzaga
Dalle 19:30 alle 20:30
Presentazione del libro “Le prigioni della Rocca di Novellara”
a cura di Maria Gabriella Barilli e Jasmine Habcy
Loggiato de Museo Gonzaga
Dalle 20:30 alle 21:00
"METAMORFOSi tra Kafka, Lelio Orsi, e
misteriose creature del territorio reggiano"
a cura di Yorick
Biblioteca
Dalle 21:00 alle 22:00
Performance di musica e parole con Agatha Bocedi e Fabio Bortesi "Metamorfosi vegetali: di donne, di dei e di piante" Il mito greco ci racconta la nascita di piante come l'alloro, la cicoria, il girasole, l'incenso, il rosmarino. E di come molte di esse fossero, in origine, donne.
Cortile della Rocca
Dalle 21:00 alle 22:40
Proiezione del film
Hocus Pocus
Regista: Kenny Ortega
Anno: 1993
Paese: USA
Durata: 100 min
Cortile della Rocca
Dalle 22:30 alle 00:40
CANTI D’AMORE E DI MORTE
con D'Esperanto Quartet
Paolo Simonazzi: ghironda, organetto diatonico,
fisarmonica, zampogna, voce,
Emanuele Reverberi: piva dell’Appennino, cornamuse francesi, violino
Filippo Chieli: viola e violino
Fabio Tricomi viella, percussioni flauto e tamburo
Piazza antistante
la Rocca dei Gonzaga
(PIAZZALE MARCONI)
Dalle 18:00 alle 20:00
Piazza in musica
Dalle 20:00 alle 24:00
Il Grande Sabba
Esibizione di :
*Danza del ventre Farfalle d’Oriente a cura di Patrizia Margini,
*Danza contemporanea a cura Spazio A Centro artistico danza
*Scuola di danza New Fitness Club di Novellara
*Progetto Danza
*Eta Move
NOCTE SECUNDA
Sabato 22 giugno 2024
dalle ore 19:00 alle ore 24:00
ROCCA DEI GONZAGA
Portico della Rocca
Dalle 19:00 alle 20:00
Donne guaritrici e segnatrici a cura di Antonella Bartolucci
Biblioteca
Dalle 19:00 alle 20:00
Laboratorio per bambini fino ai 6 anni (massimo 20 bambini, prenotazione obbligatoria)
a cura di Nubivago
Cortile della rocca
Dalle 19:30 alle 20:00
Abete Abavo – Il domatore di squali
a cura della Compagnia teatrale "GLI SPAVALDI"
Portici della Rocca
Dalle 21:00 alle 22:00
Boardgamesfocus, metamorfosi, mutazioni, trasformazioni.
Giochi di Leonardo Ghisi in collaborazione con il Giocattolaio, per ragazzi dai 10 anni
Cortile della Rocca
Ore 20:30
Proiezione del film
I fratelli Grimm e l'incantevole strega (The Brothers Grimm),
anno 2005
regia di Terry Gilliam.
durata114 minuti
Cortile della Rocca
Dalle 22:30 alle 24:00
TENEBRAE
Musica dark dal vivo con Black Planet e Church
Piazza antistante
la Rocca dei Gonzaga
(PIAZZALE MARCONI)
Dalle 18:00 alle 19:00
Piazza in musica
Dalle 19:00 alle 24:00
Il Grande Sabba
*Milonga del Barrio de Tango a cura di Roberto Enrico
TUTTE LE NOTTI
All’ingresso della Rocca sarà allestito un set fotografico a tema.
Rocca dei Gonzaga
Dalle 19:00 alle 24:00
*La corte dei miracoli: streghe, fantasmi, zombi, lupi mannari
*In biblioteca libri stregati scelti per voi
* Portici della rocca - mercatino di vestiti e accessori a tema e servizio di trucco per bambini a cura di Dream Makers
* Servizio di trucco per bambini e adulti a cura di Chiara Pedrazzoli
*Potrete acquistare l’aglio apotropaico di Novellara
e i libretti “Al tramonto della cultura” dell’Abbazia di Lucinorco
*VISITE GUIDATE A
- Museo Gonzaga alle ore 19:30 percorso classico e alle 21:30 visita dentro all’opera di Leda e il Cigno. Accesso massimo 20 persone a turno. Su prenotazione
- Teatro Franco Tagliavini alle ore 20:00 e alle ore 21:00 . Accesso massimo 20 persone a turno. Su prenotazione
- Mostra della civiltà contadina nei sotterranei della Rocca 19.30 – 20.30 – 21.30 Accesso massimo 20 persone a turno. Su prenotazione
- Prigioni della Rocca dalle 19:00 alle 24:00 ogni 30 minuti. Accesso massimo 5 persone a turno. Su prenotazione.
- Acetaia Comunale dalle 21:00 alle 22:00 ogni 30 minuti. Accesso massimo 10 persone a turno. Su prenotazione.
Su prenotazione al 0522.655471 – 331.3567073 e turismo@comune.novellara.re.it
Piazza Marconi
Dalle 19:00 alle 24:00
CARTOMANTI, CHIROMANTI, ASTROLOGI,
MERCATO DEL VINTAGE, ARTIGIANI
- Lettura tarocchi con Juliette Verne al tavolo di Yorick
Via Gonzaga
dalle 19:00 alle 24:00
ENOGASTRONOMIA STREET FOOD
Via De Amicis, Via Da Capua - Strade della paura
Nella notte vagheranno morti viventi, vampiri, peccatori, frati neri
Nelle seguenti gelaterie sarà possibile degustare:
Bloody cherry gelato fondente e amarena c/o gelateria K2
Gelato affogato al Nuocino c/o gelateria Paradice
Otelma c/o gelateria il Fiore
In caso di pioggia Gli spettacoli si svolgeranno presso il Teatro Franco Tagliavini e tutte le altre iniziative saranno collocate al coperto dei portici
Per informazioni:
Comune di Novellara tel.0522-655459 331 3567073
turismo@comune.novellara.re.it
www.roccadellecultura.it
facebook La Rocca della Cultura
instagram roccadellacultura_novellara
www.carpenoctem-carpenoctem.it
Progetto e direzione artistica a cura di Vitaliano Biondi di Arvales Fratres
Figuranti: Attori della Dream Makers di Quattro Castella
Mercato del vintage a cura di Armando Nocco
Set fotografico a cura di Dream Makers
Le presentazioni ed interviste saranno condotte da Alessandra Bertelli
PER INFORMAZIONI
Comune di Novellara tel.0522-655459 331 3567073
turismo@comune.novellara.re.it
www.comune.novellara.re.it
facebook Comune di Novellara
instagram comune_novellara
www.carpenoctem-carpenoctem.it
Progetto e direzione artistica a cura di Vitaliano Biondi di Arvales
Tamburini e figuranti della Contrada di Monticelli (Quattro Castella)
Figuranti: Attori della Dream Makers di Quattro Castella
Set fotografico a cura di Dream Makers
Le presentazioni ed interviste saranno condotte da Alessandra Bertelli
L
23 e 24 giugno 2023
dalle 19.00 alle 24.00
La notte di San Giovanni,
la notte cosmica della natura e delle erbe
Del grande intreccio fra natura e magia che era, fino a pochi decenni fa, la notte di San Giovanni, non rimane che qualche trama perduta.
Notte delle streghe, notte d’estate: Giovanni Battista è l’unico santo cristiano di cui si celebra la nascita e non la morte e il martirio.
Come per il natale di Cristo, la festa cade attorno al giorno del solstizio: quello estivo, in questo caso il 24 giugno. Ma se il 25 dicembre si celebra la speranza della rinascita, Giovanni è l’esplosione della natura non ancora disseccata dalla canicola, nel massimo del suo splendore. E ’quindi nel massimo pericolo, nella più grande vulnerabilità.
E’ la festa di una civiltà agricola, una notte che si passa nei campi di grano appena trebbiato, accendendo fuochi che aiutino il sole a risollevarsi, la mattina successiva, dopo il massimo della sua fatica.
Fuoco, quindi, ma anche acqua: la rugiada di San Giovanni è magica, e rende alle donne il potere della generazione. Il più lungo giorno del sole, ma anche la “notte d’ombra spessa, la notte presente ognor che il di non è”, come canta Shakespeare che di simbolismi si intendeva parecchio. Un dualismo senza contrasti: nelle culture antiche l’opposto è continuità, non ci sono rotture nette. Così, la magia, è vicina alla religione, la luce nasce dal buio e viceversa, i santi cristiani vivono con quelli pagani e via accoppiando gli apparenti opposti. La festa di San Giovanni vive di questa ambiguità. “Chiamando col nome di San Giovanni Battista i fuochi di mezza estate gli si è data una leggera tinta cristiana, ma non possiamo dubitare che la loro celebrazione dati da molto tempo prima del principio dell’era nostra”, scrive James Frazer, padre riconosciuto dell’antropologia moderna in quell’incredibile repertorio di usi e costumi che è il ramo d’oro.
E racconta di falò rituali accesi in tutta Europa, dalla Provenza alla Grecia, dal Galles alla Sicilia, alla Scozia.
Il grande rogo di quella notte, fino a qualche tempo fa, arrivava a bruciare i paesi dell’Africa settentrionale, unificando in un unico credo differenti religioni, dimostrando con Frazer che San Giovanni “è il reliquia di un paganesimo assai più antico”.
Certamente questo si può dire di tutte le feste, ma sul natale estivo la patina di cristianesimo è particolarmente leggera. Troppo forte il simbolismo del sole, troppo radicati i riti di fertilità della civiltà agricola. E’ infatti San Giovanni la notte delle streghe, le pie donne di un’antica primitiva religione, che venerava il caprone prima ancora di quei raffinati di Pan e Dionisio, il sole piuttosto che l’etereo Apollo.
Un credo conservato senza troppe scosse nelle aie lontane da tempi e basiliche. E’ quindi nella notte della vigilia che si radunano le streghe per partecipare al grande appuntamento del sabba.
Le più potenti volano a Benevento, a ballare sotto il gran noce, albero malefico, sotto le cui fronde non si può dormire, secondo la leggenda ampiamente confortata dall’esperienza, pena il mal di testa.
E visto che tutto torna, il nocino si può fare solo con i gherigli freschi raccolti a San Giovanni, e tutte le erbe più potenti della farmacopea naturale si colgono nello stesso giorno. Fra erboristi e streghe, del resto, non c’è grande differenza. La “notte spessa” è quindi popolata da tutto e dal contrario di tutto, dai fuochi che cacciano le streghe, alle streghe in festa, dagli amanti alle donne sterili a caccia di rugiada “che bagni loro le gonne”. Dalle fate e i folletti del Sogno Shakespeariano a Diana-Ecate, dea delle erbe magiche. Bene e male infelice commistione a dimostrare la complessità dell’animo umano e dei fenomeni naturali. Il cristianesimo ha cercato di tirare le fila di tanta storia. Nella leggenda sono Erodiade e Salomè ispiratrici della decapitazione di Giovanni Battista, ad aver generato la stirpe delle streghe. I loro fantasmi si chiamano, rimproverandosi a vicenda attorno alle mura della basilica romana dedicata al santo. Ma la curia è anche capace di intervenire imponendo conmportamenti più morali alle ragazze da marito che nella tradizione romana vagavano per i campi suburbani per consumare pratiche propiziatorie del matrimonio non troppo innocenti: c’e un editto di diffida, che risale al 1600. Sull’altro lato, un sinodo dello stesso secolo, prescrive che le campane di tutte le chiese suonino a distesa per l’intera notte per accompagnare la raccolta di erbe medicamentose e magiche. Misteri del sincretismo. In una concezione antica del tempo le feste servono da segnale. Il calendario non esiste che per i mercanti e gli astronomi, per i contadini il passare delle stagioni, l’arrivo della trebbiatura o della vendemmia è scandito, oltre che da una conoscenza empirica della natura, dall’avvicendarsi delle festività, l’occasione per ritrovarsi insieme, l’essenza della convivialità. Per San Giovanni, il grano deve essere tagliato, alle nostre latitudini, e non solo le streghe e gli erboristi ma anche i villici fanno la raccolta delle erbe.Acqua e fuoco, gli invisibili opposti che percorrono la notte e il giorno della festa: e adesso mangiate di chiocciole e fuochi d’artificio. Qualcosa, nell’epoca della plastica, è sopravvissuto
I fuochi
Ma la notte di San Giovanni era soprattutto il momento in cui, in tutta Italia, le campagne e le città si riempivano di imponenti fuochi. A Firenze, sui tetti delle basiliche venivano posti dei pentoloni di terracotta, pieni di grasso, che producevano dei magnifici fuochi che era possibile vedere da lontano. Nei campi venivano accesi dei focolari propiziatori, per allontanare il maligno e proteggere i campi.Le fiamme erano tenute in vita fino all'alba, momento in cui si spegnevano per lasciar spazio al più importante dei fuochi: il sole. E si credeva che la ragazza che, guardando il sole all'alba, vi avesse visto la testa decapitata di San Giovanni, si sarebbe sposata entro l'anno. Addirittura in Sardegna si ritiene che il sole all'alba saltelli tre volte prima di innalzarsi in cielo, come la testa di Giovanni Battista decapitato.
Se il vostro marito è fuggito con un'altra donna lo potete far tornare a voi gettando dei grani di sale sul fuoco recitando: così' possa essere caldo N.N. de mi, cum fu sua madre de si
( Gabrina degli Albeti, strega di San Prospero di Reggio Emilia 1368 )
Se vostro marito vi tradisce, recatevi di notte in un luogo solitario, spogliatevi, genuflettendovi e dite :ego adoro te , magne Diabole! Torcete poi con forza una camicia di vostro marito pronunciando le seguenti parole: così como E' terzo la mia camisa, così inverso de mi se torza el cor de me marì
( Gabrina degli Albeti )
Procuratevi un pugale con il quale sia stato ucciso un uomo e mettetelo sotto il letto . Cercate poi la donna che desiderate e fatela dormire con voi su quel letto.
( Gabrina degli Albeti )
Prendete i ritagli delle unghie del marito e metteteli nel cuore tolto a una gallina nera, insieme ad alcuni peli strappati da una vostra gamba. Con il cuore così preparato. tenendolo stretto a voi, fate nove passi con im mano una candela benedetta accesa ed un poco di piantaggine secca.Fate infine mangiare il cuoore al marito traditore ( Gabrina degli Albeti )
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